Il mio programma

Sogno una Lombardia più pulita, più giusta e più aperta.
Per realizzare questi obiettivi il nostro impegno deve essere diretto a:
  • migliorare la qualità della vita dei cittadini attraverso un miglioramento dell'ambiente in cui vivono.
trasporti: adottare politiche per il miglioramento della situazione viabilistica attraverso l'incentivazione del trasporto su rotaia e il miglioramento del sistema di trasporto pubblico su gomma.




territorio: adottare politiche di riqualificazione dell'esistente e di riduzione dei consumi energetici, favorendo l'uso di energie rinnovabili (nelle scuole e negli uffici pubblici, con riconversione ecologica degli edifici comunali) e premiando l'efficientamento energetico (per esempio attraverso la riduzione dei coefficienti IMU). L'adozione di tali politiche, tra l'altro, oltre a portare indiscussi vantaggi sul piano della tutela del territorio, si rivela anche uno strumento estremamente efficace per il superamento della crisi economica attraverso la creazione di nuovi sbocchi occupazionali. Secondo il rapporto OCSE del giugno 2012, infatti, le energie rinnovabili e la riqualificazione energetica consentiranno entro il 2020 la creazione di più di 5 milioni nuovi posti di lavoro.

rifiuti: favorire politiche che incrementino il sistema di raccolta differenziata dei rifiuti e nel rispetto ambientale, trasformino i rifiuti in risorsa economica per la collettività.







agricoltura: adottare politiche di sostegno all'agricoltura della regione (per esempio  utilizzando nelle scuole e negli ospedali pubblici alimenti di provenienza locale) consente di tutelare il territorio e, nello stesso tempo, di aiutare l'uscita dalla crisi economica. I recenti dati nazionali dimostrato come l'agricoltura si stia rivelando un settore produttivo con ampi sbocchi occupazionali.
  • migliorare le condizioni di vita e di salute dei cittadini.
salute: attuare politiche di riordino e di migliore programmazione del Sistema Sanitario Lombardo, che preveda un accorpamento degli assessorati della Sanità e dei Servizi Sociali, un ridisegno delle reti cliniche e, soprattutto in ragione del progressivo invecchiamento della popolazione lombarda, che preveda un maggiore investimento nella medicina preventiva, nella medicina del territorio (attraverso la creazione e la diffusione sul territorio di poli gestionali specialistici per il trattamento delle patologie croniche) e nella tele-medicina di base.

sociale: rendere prioritarie politiche sociali di sostegno alle persone e alle famiglie in difficoltà, di tutela dei diritti dei cittadini e di accoglienza e integrazione per i migranti (favorendo la costituzione di sportelli dei diritti, l'adozione di azioni positive per la lotta alle discriminazioni, registri delle coppie di fatto e dei testamenti biologici).

lavoro: adottare politiche di sostegno al lavoro giovanile e alle aziende locali in crisi, con azioni positive per il rilancio della produzione (favorendo investimenti che consentano di trasformare la produttività del lavoro da bassa ad alta) e di riqualificazione e formazione professionale; attuare politiche di contrasto del lavoro precario e di promozione di iniziative nelle nuove economie (energie rinnovabili, riqualificazione energetica e immobiliare, agricoltura, cultura, turismo), anche attraverso il ricorso a forme convenzionate di micro-credito alle piccole imprese e al commercio locale. Creare strumenti di sostegno per i lavoratori colpiti dalla crisi.

cultura: attuare politiche di conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale; migliorare l'offerta culturale regionale promuovendo il turismo culturale e svolgendo un ruolo propulsore e di sviluppo di progetti che favoriscano il coordinamento tra realtà culturali già esistenti e le imprese sociali e cooperative che operano nel settore. Anche questo è un settore che, se debitamente sviluppato, potrebbe consentire la creazione di nuovi sbocchi occupazionali a favorire la crescita economica.

democrazia e legalità: incentivare le forme di democrazia, partecipazione attiva e legalità del governo della regione, favorendo l'adozione di politiche di incentivazione alla partecipazione alla vita pubblica, sia attraverso modifiche statutarie volte a incrementare i processi legislativi di iniziativa popolare che attraverso l'uso di piattaforme informatiche di informazione, comunicazione e consultazione dei cittadini e degli stranieri residenti. Aumentare l'efficienza del pubblico impiego con incentivazione della formazione permanente e di cross management, introduzione di criteri di misurabilità dei livelli qualitativi e temporali dei servizi. Favorire la trasparenza dei processi decisionali e di spesa (per esempio introducendo sistemi di Digital by Default), anche attraverso il monitoraggio costante dell'evoluzione dei fenomeni criminosi e di contrasto ai conflitti di interesse nelle istituzioni e nelle imprese.

donne: dare piena attuazione al principio delle parità numerica negli organi di governo regionale, nelle organizzazioni amministrative regionali e nelle società partecipate.
Attuare politiche di conciliazione dei tempi di lavoro e di cura agendo sia sul fronte dei rapporti di lavoro (ad esempio orari flessibili) che attraverso il rafforzamento dei servizi (disponibilità di asili nido, scuole materne e tempo pieno nella scuola pubblica). Creare strumenti che agevolino il rientro al lavoro delle donne dopo periodi di allontanamento determinati da licenziamento, cura dei figli o degli anziani. Fornire promozione, sostegno e agevolazione all'imprenditoria femminile. L'attuazione di queste politiche consentirebbe anche di fornire validi strumenti di contrasto alla crisi economica posto che la riduzione del divario occupazionale tra donne e uomini porterebbe a un netto incremento del PIL. Incrementare la medicina di genere. Favorire la diffusione di politiche educative e culturali volte a combattere la violenza di genere e il superamento degli stereotipi.

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